Mithraglia, l’autore ‘misterioso’ che adora Bukowski

Ciao 🙂

Oggi il blog ospita un autore alquanto ‘misterioso’. La sua ultima opera s’intitola ‘Non ti meriti niente‘ e lui è Mithraglia.

Ho avuto modo di porgli qualche domanda per conoscere meglio lui e la sua poesia…curiose/i? Continuate a leggere, con l’intervista che segue scoprirete qualcosa in più…

 

Cosa significa oggigiorno fare poesia e pubblicare? Senz’altro opere come la tua, e in generale le raccolte poetiche o di pensieri, si rivolgono a un pubblico ristretto…

Si certo. Ovviamente l’esigenza di scrivere nasce così, senza un perché. Lo si fa perché si sente. Ogni volta sento scoppiarmi dentro ogni singola parola, frase e senso. Divampa in un secondo, senza un secondo fine, solo per essere immortalato. Poi come step successivo bisogna raccogliere il materiale e infine pubblicarlo. Questo è un altro tipo di lavoro che richiede più concentrazione e razionalità. Se mi rivolgo ad un pubblico ristretto? Non penso… ho avuto piacevoli sorprese nello scoprire che in realtà il mio pensiero (un po’ nichilista se vogliamo) è il pensiero di molti.

Cosa ispira la tua scrittura e, nello specifico, cosa ha ispirato ‘Non ti meriti niente’?

Domanda difficile. L’ispirazione è nella vita di tutti i giorni, però non avviene tutti i giorni. In alcune giornate la vita non mi dà niente, in altre non do io niente a lei e mi barrico in casa. Quindi si erge un muro tra di noi e si sa, in prossimità dei muri, nasce sempre erbaccia. “Non ti meriti niente” parla di un me di qualche anno fa: un me arrogante, spocchioso, violento… quello che appunto non meritava niente. Con il senno di poi ti rivedi in molte persone che sono come eri te (arroganti, spocchiosi, violenti) e non puoi non dirgli: non vi meritate niente.

Sei un autore avvolto dal mistero. Da cosa deriva tale scelta?

Scelte commerciali (ride). Non essendo una bella donna, ma un brutto e sporco uomo non potevo far altro se non avvolgermi nell’ombra (ride ancora).

Quali sono i tuoi autori preferiti? C’è poi un loro libro che ti ha ‘cambiato’ la vita?

La mia vita è stata cambiata da ‘Così parlò Zarathustra’ di Nietzsche. Il mio tipo di scrittura da ‘Il pasto nudo’ di Burroughs. Adoro Bukowski, le avanguardie futuriste…Avrò letto sei volte ‘Il Maestro e Margherita’.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto terminando di scrivere un libro di racconti incentrati sull’amore. E’ una prova un po’ particolare perché parlare d’amore è così difficile… più difficile che viverlo. Comunque sono una serie di storie ambientate in contesti criminali (tipo la Manson Family). Vi lascio con un’anticipazione:

“Oggi al sesto giorno tengo questa lingua in un vasetto di cristallo, messa a mollo nell’acqua santa, la mantengo abbastanza fredda con dei cubetti di ghiaccio. E’ un souvenir e quando tornerai qui da me, domani, ti farò raccontare da lei di quanto il mondo non abbia senso. Io sarò troppo stanco per farlo.”

Come acquistare “Non ti meriti niente”? Potete acquistare la versione E-book qui: http://www.amazon.it/gp/product/B00UO9LVDM?%2AVersion%2A=1&%2Aentries%2A=0

Mentre per il Cartaceo visitate il sito: www.mithraglia.com

 

Un mio racconto: ‘Chissà’

Chissà

Chissà se il calcio esiste anche qua, oltre il filo spinato, il fumo scuro in cielo, la polvere grigiastra che copre ogni cosa. Chissà se troverò qualcuno che ci pensa ancora al calcio, nonostante la fatica, l’umiliazione, il duro lavoro, la fame, la morte accanto.

Se ci fosse un pallone, anche malconcio, come me, te, come tutti qua dentro, pur senza righe addosso, né stelle cucite, chi avrebbe la forza di giocarci?

Chi riuscirebbe ad assaporare la libertà di un calcio alla sfera, il brivido di un possibile goal? Chi, col volto scavato, le gambe sottilissime e lo sguardo cupo di dolore e rassegnazione, vorrebbe ricordare i bei tempi passati sui campi da gioco più o meno improvvisati?

Qui forse è meglio dimenticare la vita precedente. Eppure, credo che ci sarà qualcuno disposto a non scordare quel che è stato e che, anzi, proprio grazie al ricordo riesce a tenere viva la fiamma della speranza, come faccio io.

Mio padre ha sempre amato il calcio, da ragazzino ci ha pure giocato per poi mollare tutto. In famiglia erano sei figli, lui il più grande e fu costretto a pensare a cose più ‘serie’, come il lavoro e il pane da portare a casa. Mi sembra di rivederlo, incoraggiarmi a tirare più forte, a drizzare il piede, a metterci maggiore precisione. Sì, lo vedo, ma è solo un’ombra, una visione sbiadita. Non riesco più neppure a vedere il me stesso di qualche mese fa, sorridente, allegro, col pallone attaccato ai piedi e i sogni sulla testa.

 

Il mio libro: ‘Sogni pizzicati’

Questo post è indirizzato a chi ama leggere e presta attenzione anche agli esordienti.

Io sono senz’altro una esordiente! Ho da poco pubblicato con Youcanprint Sogni Pizzicati, un romanzo breve dedicato ai giovani, all’amore, ai sogni e alla mia terra, il Salento, che amo tantissimo!

Vi riporto qui la sinossi dell’opera:

“Sogni pizzicati” è un romanzo breve che ha come protagonista il 30enne Paolo, milanese con origini salentine. Rimasto prestissimo orfano di madre, vive col padre, assente e molto diverso da lui. Paolo sognerà spesso una donna ballare la pizzica, ballo tipico del Sud e in particolare del Salento. Il sogno si rivelerà, in un certo senso, premonitore, dal momento che il giovane sarà contattato da una cugina di Lecce, che raggiungerà per vedere cosa i parenti materni hanno da dirgli. Nel Salento conoscerà meglio sua madre, i suoi sogni e, mediante tutto ciò, conoscerà meglio se stesso, riuscendo a capire davvero cosa vuole. Non mancherà l’amore. Il sogno iniziale si ripresenterà in maniera differente, aiutando il protagonista a vivere la realtà senza farsi troppe domande.

Vi ha incuriosito?

Se la risposta è sì potete acquistare il libro sul sito di youcanprint e nei vari store online (ibs, amazon, lafeltrinelli, e così via). Trovate la versione cartacea al prezzo di copertina di euro 10,00 e la versione digitale (solo su amazon) a meno di euro 3,00. E’ possibile ordinare il testo anche in libreria!

Per ulteriori informazioni contattatemi pure qui o su Facebook (https://www.facebook.com/veronica.notaro). Ho delle copie da distribuire nelle varie presentazioni e che potrei vendere direttamente io, anche occupandomi di un’eventuale spedizione.

Intanto vi invito a seguire la pagina Facebook dedicata al libro, che trovate QUI, per essere sempre aggiornati su eventi e novità legate a #sognipizzicati.

 

Grazie! 😀

Parafernalia, mai più senza…taccuino e penna!

Ciao 🙂

quest’oggi vi parlo di alcuni prodotti molto particolari, seppur caratterizzati da quella semplicità in grado di colpire.

Io adoro tutto ciò che richiama il mondo della scuola, degli uffici e quindi la scrittura, la voglia di appuntare e di liberare la fantasia attraverso carta e penna.

Con Parafernalia questo è più che possibile! Parafhernalia apre le sue porte come negozio nella centrale Brera a Milano nel 1966, dando vita a uno spazio innovativo, ricco di stile e design; il nome viene cambiato da PARAPHERNALIA a PARAFERNALIA e il marchio viene depositato.

La produzione si amplia: dall’oggettistica e gli elementi legati alla scrittura, essa si diversifica introducendo prodotti del settore scolastico e non solo. Basti pensare agli altri rami trattati da Parafernalia, quali profumeria, pelletteria e cartotecnica.

Il gruppo di distribuzione DECORLINE diventa azionista di maggioranza. Introduce la distribuzione di altri marchi accanto a quello di PARAFERNALIA che conquista sempre più spazio nel mercato attirandosi l’interesse di ulteriori brand del design.

Un prestigioso designer comincia a interessarsi allo know-how di PARAFERNALIA e propone loro una linea di oggetti di design sotto la propria firma. PININFARINA sceglie PARAFERNALIA Writing Instruments come suo partner per intraprendere il progetto e la commercializzazione di strumenti per scrittura.

Il successo di Parafernalia, da quel momento, non si è più fermato, continuando a coniugare design, stile, qualità, innovazione, unicità e utilità. Per strumenti e oggetti belli da vedere, usare e regalare.

Io ho avuto il piacere di poter avere e provare qualcosa del marchio in questione. Un taccuino color fucsia munito di elastico e penna; una penna dalla forma particolare inserita in una scatola in cartone dalle linee geometriche.

Colori allegri, praticità, ‘sportività’, ecco cosa caratterizza questi prodotti Parafernalia. Li adoro!

Il taccuino ha ormai un posto fisso nella mia borsa, assieme alla penna. Li utilizzo per annotare pensieri, appuntamenti, cose da fare (come la programmazione degli articoli per il blog e per i siti per cui collaboro). Utilissimi e belli!

Digital Storytelling: mi racconto in un video

Ciao 🙂

condivido con voi il frutto di un laboratorio di Digital Storytelling che si è svolto nei giorni scorsi a Lecce e a cui ho partecipato.

Il corso, della durata di tre giorni, è stato guidato da Ginestra Odevaine ed è nato dall’iniziativa dell’associazione Vulcanica Mente (Presidente Sara Marzo) nell’ambito del progetto Youth for Change. Approfitto per ringraziarle!

E’ stata una bella esperienza che mi ha permesso di creare una storia personale che ho letto e raccontato io stessa in un video, formato da alcune mie foto. Insomma, ho parlato di me in un modo nuovo, coniugando immagini, scrittura e voce.

Risentire la propria voce registrata è un piccolo shock ahahahahah…non la amo particolarmente, ma tutto sommato mi sono divertita e messa alla prova. E poi ciò che conta è aver imparato qualcosa di nuovo e aver conosciuto altri giovani che come me si muovono, coltivano le proprie passioni, si impegnano, nella speranza di raggiungere la meta che sognano!

Potete guardare il mio video QUI.

Sullo stesso canale trovate i video degli altri partecipanti al laboratorio.

 

Pagare per pubblicare? No, grazie.

Il mio sogno? Pubblicare un libro! Da sempre amo scrivere e vorrei continuare a farlo anche quest’anno, magari riuscendo, finalmente, a pubblicare qualcosa. Scrivo poesie, racconti e vorrei cimentarmi sin da subito nella stesura di un romanzo (breve).

Farsi pubblicare non è per nulla semplice, anzi. Lo so bene, dato che di recente, e in passato, ho ricevuto risposta da parte di editrici alle quali ho inviato racconti e poesie. Gli editori che non dovrebbero essere a pagamento si rivelano a pagamento. Chiedono contributi per la pubblicazione, oppure l’acquisto di un elevato numero di copie del libro, a prezzo non agevolato poi. Sinceramente, dal momento che non ho la possibilità economica di investire dai mille euro in su, ho declinato le proposte di questo tipo.

Altri editori non mi hanno risposto proprio, segno che il mio lavoro non è piaciuto. Pazienza.

Ma non intendo arrendermi! Come detto prima voglio continuare a scrivere e a misurarmi con questa grande passione! Non potrei farne a meno.

Nella speranza di riuscire nel mio intento e farmi leggere! Altrimenti…continuerò a scrivere principalmente per me…

 

E voi avete pubblicato qualcosa? Avete qualche aneddoto da raccontare a tal proposito? Consigli, suggerimenti?

 

 

🙂

Mini-racconti: Fiocchi di lacrime

Un mio breve racconto: Fiocchi di lacrime

 

La neve cadeva e Matilde si asciugava le lacrime che, come i fiocchi, scendevano giù. Quell’anno non aveva avuto nulla di buono. Il lavoro era svanito e allo stesso modo era venuta meno la sua storia d’amore. A pensarci bene, Matilde ora non poteva più definirla tale.

Simone l’aveva tradita, presa in giro, sino a quando lei, ormai troppo stanca e delusa, aveva deciso di farla finita.

Non aveva alcun senso continuare così, tra bugie, risentimento e rancore.

Si stavano rovinando a vicenda e lei non intendeva trascorrere neppure un altro giorno in quella totale rovina. Eppure adesso gli mancava la loro storia e il loro stare insieme.

Forse erano le feste di fine anno a farla sentire malinconia e nostalgica. Era colpa dell’albero luccicante, dei doni ai suoi piedi, del freddo, degli auguri, dei brindisi. E anche della neve che, ignara e senza pensieri per la testa, fioccava nel suo più lucente candore, facendo apparire ogni singola cosa buona e magica.

Sarebbe stato bello uscire fuori, fare un pupazzo, giocare a lanciarsi palle di neve, ridere e divertirsi. Ma che gusto c’era a farlo da sola? Decise, con una timida promessa, che le feste future sarebbero state diverse. E al diavolo le delusioni. Si rivide bambina, nel suo vestito rosso, a scartare regali e a sperare di incontrare un giorno Babbo Natale. Si rivide allegra, spensierata, con l’umore giusto. Che bei tempi! Allora scendevano giù solo i fiocchi, le lacrime non esistevano. Avrebbero fatto bene a scomparire pure nel presente, sin da subito, per tentare di mantenere la promessa con la faccia asciutta e pulita.

 

 

 

 

Mini-racconti: Qual è il tuo sogno?

Scrivendo, scrivendo…mini-racconti e pensieri scritti da me…

Qual è il tuo sogno?

Anna poneva a tutti la stessa domanda: qual è il tuo sogno?

E attendeva con ansia la risposta. Nell’attesa pensava ai suoi di sogni. Da piccola sognava di diventare una ballerina, andare sulla Luna, avere una fattoria, essere una star della musica. Col tempo i suoi sogni erano cambiati e tra essi spiccava quelli di aiutare gli altri a realizzare i loro.

Per prima cosa li metteva davanti al fatidico quesito. Cercava in tutti i modi di farli rispondere in maniera precisa. Poi elargiva consigli, spronava a mettersi in circolo per dare una mano al sogno in questione e dunque al sognatore di turno.

Non voleva vedere facce demotivate, personalità stanche in partenza e tantomeno esseri menefreghisti. Questi ultimi li reputava veri pazzi perché chi se ne infischia dei propri sogni ha indubbiamente qualcosa che non va.

Un’altra categoria che non le andava a genio era costituita dagli incerti e/o insicuri, ossia da coloro perennemente indecisi, anche in materia di desideri. Vorrei questo, vorrei quello, non saprei. Non desidero proprio nulla. Anna detestava tale modo di fare. Voleva risposte, tutte d’un fiato o ben pensate, a patto che fossero belle chiare e decise.

Pertanto, non potevo deluderla. Qual è il tuo sogno? Chiese anche a me. Scrivere, le risposi. Ed eccomi qua, con la penna in mano e il foglio pronto a catturare fili di emozioni scritte.