Happy Hair Band, la fascia dell’estate (e non solo!)

Ciao 🙂

Torno a parlarvi di accessori e make-up.

In primis vi parlo della fascia per capelli Happy Hair Band.

Realizzata in microfibra elastica idrorepellente, oltre che come accessorio, è l’ideale per tenere lontani i capelli dal viso durante i trattamenti, i massaggi e la pulizia dello stesso.

Dopo l’uso è molto semplice da pulire, è sufficiente passarla sotto l’acqua e in un attimo torna come nuova!

Happy Hair Band è un prodotto realizzato completamente in Italia

Io ne ho due, una color antracite e una ciclamino. Comode, sfiziose, da usare al mare, in piscina, in palestra, durante determinati trattamenti, o semplicemente per uscire, al fine di arricchire e rendere più colorato e spiritoso un outfit.

Io trovo questa fascia davvero pratica e ‘simpatica’ per rallegrare qualsiasi tipo di acconciatura. QUI la potete vedere indossata in tre differenti foto.

Nelle medesime immagini indosso due diversi rossetti…nella prima e nella terza foto ho applicato il rossetto Avon Rossetto Colore Semprevivo Perfect Red.

Nella seconda foto invece ho applicato l’illuminante Shaka Innovative Beauty 04 Coral (ebbene sì, l’ho usato come fosse un rossetto!) con sopra un velo di gloss trasparente.

😉

A tu per tu con l’autrice Maria Stella Falco

Lecce. Maria Stella Falco, classe ’89, di Ruffano, ha appena pubblicato la sua opera prima “Due tempi, due donne, due stralci di storie” (Youcanprint). Il percorso di studi dell’autrice emergente, senza dubbio, è stato molto legato al capoluogo barocco.

Infatti, dopo il diploma presso il Liceo delle Scienze sociali, nel 2008, ha conseguito la laurea triennale (2011) e magistrale (2013) in Lettere Moderne presso l’Unisalento. Durante gli studi universitari Maria Stella ha avuto modo di soddisfare il suo interesse per le materie psico-pedagogiche e didattiche, sostenendo alcuni specifici esami a scelta. Entrambe le sue tesi di laurea, nell’ambito disciplinare della Letteratura italiana contemporanea (cattedra del Prof. A. L. Giannone, del quale l’autrice dice “ha sempre creduto in me, incoraggiandomi“), sono l’esito della sua attività di ricerca sulle tematiche sociali della disabilità e della marginalità nel contesto della letteratura e del cinema contemporaneo. Inoltre, ha avuto la possibilità di partecipare ad altri percorsi formativi, in ambito universitario e non, inerenti tali interessi. Ora studia per conseguire la Laurea Triennale in Servizio Sociale.

Leggi l’intervista QUI

 

Pensieri sparsi: “Ricomincio da chi sono”

Aprire la finestra allo scopo di lasciar volare via fogli ed emozioni, sino a quando la stanza diventa vuota e l’aria fuori ben satura.

Respirare a pieni polmoni fiabe, sogni, ricordi, ma anche vita vera, vissuta o ancora da vivere.

Tendere la mano verso le novità, abbracciare lati nuovi di me che affiorano ora gentili, ora ribelli, come se volessero accarezzare le mie giornate, eppure farsi sentire forti.

Non usare punti definitivi ai pensieri scritti o soltanto pensati, anzi permettere a una frase di divenire conferma, domanda o negazione, senza limiti prestabiliti. 

Cogliere spunti come fossero fiori a primavera, conchiglie lungo la riva, inseguire dettagli con lo sguardo, immaginando il punto in cui cielo e terra sono un’unica meravigliosa anima. 

Spingere altrove le sensazioni da evitare, magari nel frattempo cantare quella canzone che pare scritta proprio per me.

E ricominciare da chi sono e non da chi ero. 

Pensieri sparsi: “Trasparenza”

Lo sguardo trasparente, aperto a tutti,

con le emozioni e gli stati d’animo a vista.

Il vento che non incute paura, mentre cerca di far vacillare quella trasparenza

 – Cos’hai?

– Niente.

– Dove vai?

– Non lo so.

– Eppure ti si vede il mondo in faccia. Ti si legge molto del presente.

– E il passato? Il futuro?

– Sono entrambi nuvole, raggi di sole, gocce di pioggia, arcobaleni. Ci sono stati, e per questo torneranno.

– Spiegati meglio…

– Non occorre. I tuoi occhi trasparenti hanno già capito. Lo leggo, lo vedo, ricordi?