Pagare per pubblicare? No, grazie.

Il mio sogno? Pubblicare un libro! Da sempre amo scrivere e vorrei continuare a farlo anche quest’anno, magari riuscendo, finalmente, a pubblicare qualcosa. Scrivo poesie, racconti e vorrei cimentarmi sin da subito nella stesura di un romanzo (breve).

Farsi pubblicare non è per nulla semplice, anzi. Lo so bene, dato che di recente, e in passato, ho ricevuto risposta da parte di editrici alle quali ho inviato racconti e poesie. Gli editori che non dovrebbero essere a pagamento si rivelano a pagamento. Chiedono contributi per la pubblicazione, oppure l’acquisto di un elevato numero di copie del libro, a prezzo non agevolato poi. Sinceramente, dal momento che non ho la possibilità economica di investire dai mille euro in su, ho declinato le proposte di questo tipo.

Altri editori non mi hanno risposto proprio, segno che il mio lavoro non è piaciuto. Pazienza.

Ma non intendo arrendermi! Come detto prima voglio continuare a scrivere e a misurarmi con questa grande passione! Non potrei farne a meno.

Nella speranza di riuscire nel mio intento e farmi leggere! Altrimenti…continuerò a scrivere principalmente per me…

 

E voi avete pubblicato qualcosa? Avete qualche aneddoto da raccontare a tal proposito? Consigli, suggerimenti?

 

 

🙂

Mini-racconti: Qual è il tuo sogno?

Scrivendo, scrivendo…mini-racconti e pensieri scritti da me…

Qual è il tuo sogno?

Anna poneva a tutti la stessa domanda: qual è il tuo sogno?

E attendeva con ansia la risposta. Nell’attesa pensava ai suoi di sogni. Da piccola sognava di diventare una ballerina, andare sulla Luna, avere una fattoria, essere una star della musica. Col tempo i suoi sogni erano cambiati e tra essi spiccava quelli di aiutare gli altri a realizzare i loro.

Per prima cosa li metteva davanti al fatidico quesito. Cercava in tutti i modi di farli rispondere in maniera precisa. Poi elargiva consigli, spronava a mettersi in circolo per dare una mano al sogno in questione e dunque al sognatore di turno.

Non voleva vedere facce demotivate, personalità stanche in partenza e tantomeno esseri menefreghisti. Questi ultimi li reputava veri pazzi perché chi se ne infischia dei propri sogni ha indubbiamente qualcosa che non va.

Un’altra categoria che non le andava a genio era costituita dagli incerti e/o insicuri, ossia da coloro perennemente indecisi, anche in materia di desideri. Vorrei questo, vorrei quello, non saprei. Non desidero proprio nulla. Anna detestava tale modo di fare. Voleva risposte, tutte d’un fiato o ben pensate, a patto che fossero belle chiare e decise.

Pertanto, non potevo deluderla. Qual è il tuo sogno? Chiese anche a me. Scrivere, le risposi. Ed eccomi qua, con la penna in mano e il foglio pronto a catturare fili di emozioni scritte.

 

Raccontando: Dolce spesa

“Mamma, mamma! Oggi prepari i pasticciotti? mi chiede il mio piccolo Luca. Li ha mangiati durante il nostro ultimo soggiorno in Salento, dai nonni. Mi piacciono tantissimo! Ok gli rispondo, nella speranza di ricordare tutti gli ingredienti necessari e arrivare alla cassa senza aver dimenticato nulla. Il sale ci vuole? Lo zucchero, l’olio, l’aceto, il miele, la cioccolata? Luca cerca di aiutare la mia memoria, elencandomi le cose che vede lungo il nostro tragitto nel labirinto degli scaffali del super. In qualche caso ci azzecca, in altri va completamente fuori strada. Io afferro ciò che ricordo e credo di non aver scordato neppure un ingrediente: farina, zucchero, burro, uova, lievito e sale (giusto un pizzico) per la frolla. E poi latte, un po’ di scorza di limone, e ancora farina e uova, per la crema pasticcera. Direi che ci siamo. Il carrello della spesa racconta già ciò che ho in mente di preparare e infornare una volta rientrati a casa. Luca guarda i prodotti scivolare lungo la cassa ed è soddisfatto quando vede di aver indovinato parte della ricetta. Con quell’aria da dolcissimo furbetto mi domanda se potrà aiutarmi nell’impresa. Certo, mi aiuterai, così saranno dei pasticciotti davvero speciali! Saranno buonissimi, ne sono sicuro! mi dice. Perché? Perché li fai tu, e tu sei la mamma più buona del mondo! La cassiera ascolta e mi guarda sorridendo. Io, rossa in volto, so di aver ricevuto il più bel complimento della mia vita”

 

 

Con questo brevissimo racconto ho partecipato alla sezione Racconti dello scontrino di Coopforwords