Nasce Donnesse, la nuova startup al femminile

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Donnesse: così si scrive così si legge…un nome curioso, divertente da pronunciare (provateci anche voi) che annuncia un progetto tutto da scoprire. Come il nome stesso presagisce, Donnesse è una nuova realtà, neonata e dedicata completamente al mondo femminile: dalle donne per le donne, questo il motto delle due fondatrici.

Due rosse nell’anima, una del nord e una del sud, Sara Perico e Sabina Petrazzuolo si conoscono grazie alla passione comune per il web e la voglia di creare qualcosa di nuovo attraverso il networking. Nasce appunto Donnesse.

Donnesse, è un sostantivo femminile inesistente, italianamente scorretto ma estremamente identificativo di un modo di essere donna che pratica l’azione di donnare, altra parola inventata dalle fondatrici che spiegano così “per noi donnare altro non è che l’azione di offrire un servizio alle donne nello sviluppo della propria impresa“.

E cos’è che rende ancora di più Donnesse diverso da tutti gli altri servizi alle imprese? Un sostegno a 360°, promettono Sara e Sabina, strategico, operativo e pratico per lo sviluppo o il rinnovo della propria attività ma anche e sopratutto un sostegno personale, emotivo e motivazionale. Ed è proprio questo elemento a fare la differenza partendo dalla constatazione che il successo di ogni attività è determinato in buona parte dal successo e dalla realizzazione della persona che vi è dietro.

Donnesse è già online al seguente indirizzo: www.ledonnesse.it.

 

 

Sabina Petrazzuolo. Nata sotto il segno del leone, si definisce eclettica. Amante dell’arte, del design e della moda, impiega il suo tempo libero realizzando strategie digitali e contenuti per il web. La sue capacità relazionali e la predilezione per le chiacchiere la rendono un’instancabile “comunicatrice”. Titolare di S.P. Communication e direttore editoriale di Uptowngirl.it, non contenta diventa anche co-founder di Donnesse.

Sara Perico. Life Coach con il pallino del web e della grafica, rossa mancata nonostante ne abbia tutti gli altri attributi, amante dei viaggi, della scrittura e della creatività in quanto tutte manifestazioni della grandiosità umana. Si occupa di crescita personale e aziendale, tiene corsi sullo sviluppo della competenza emotiva e relazionale ad adulti e bambini. Ora anche co-founder di Donnesse. Il suo sito: saraperico.it 

Avon festeggia le donne così

8 marzo 2016 – Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna Avon e Avon Foundation for Women annunciano un traguardo davvero significativo: 1 miliardo di dollari donato alle cause che contano di più per le donne. Per celebrare la ricorrenza e questo importante risultato, dalla sede di New York City di Avon, arrivano gli elogi per gli sforzi collettivi di Presentatrici, Dipendenti e Consumatori Avon che insieme hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo. I programmi globali della filantropia Avon, guidati dalla Avon Foundation con sede in America, sono focalizzati sul finanziamento per la ricerca e per l’accesso a cure efficaci attraverso la Avon Breast Cancer Crusade, e agli sforzi per ridurre la violenza domestica e di genere attraverso la campagna Speak Out Against Domestic Violence. Avon raccoglie i fondi tramite la vendita di prodotti dedicati, le donazioni raccolte con la AVON 39 The Walk To End Breast Cancer, e gli eventi della Avon Walk Around the World.

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Ad oggi, l’impegno collettivo di Avon ha permesso a quasi 175 milioni di persone di accedere alle informazioni sul tumore al seno e sulla violenza domestica, e ha sostenuto 30 milioni di persone attraverso borse di studio e altri progetti. “L’Empowerment è alla base di ciascuna nostra iniziativa. A partire dalla fondazione di Avon 130 anni fa, l’azienda continua ad abbattere gli ostacoli che ancora bloccano molte donne e ad offrire loro la possibilità di realizzazione sia professionale che personale oltre ad un miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza” dichiara Cheryl Heinonen, Presidente dell’ Avon Foundation for Womensenza le nostre Presentatrici e le loro Clienti non avremmo raggiunto questo risultato. In tutto il mondo, infatti, le nostre Presentatrici vendono prodotti dedicati alla raccolta dei fondi e contribuiscono a creare una consapevolezza diffusa su queste cause che toccano l’intera società e coinvolgono mamme, sorelle e amiche. Da parte di Avon e dell’Avon Foundation for Women, le ringraziamo.

Nonostante le molte aree di progresso, il tumore al seno e la violenza domestica rimangono questioni di primaria importanza per le donne nel mondo, con 1 donna su 8 a cui viene diagnosticato il tumore al seno e 1 donna su 3 che è vittima di violenza di genere. Troppe donne continuano a soffrire e troppe sono brutalmente consapevoli del dolore dell’abuso. Insieme, Avon e Avon Foundation for Women sperano di cambiare questa situazione, poiché fino a quanto capiterà anche ad una sola donna sarà inaccettabile. Avon Italia ha aderito alla Avon Breast Cancer Crusade nel 1995 raccogliendo oltre 7.000.000 di Euro. Nel 2002 è nata una partnership con la Fondazione Istituto Europeo di Oncologia per supportare la realizzazione di progetti di cura e di prevenzione per debellare il tumore al seno. Nel 2004 Avon Italia abbraccia anche la campagna di Avon Foundation Speak Out Against Domestic Violence per sostenere le donne vittime di violenza domestica e, per questa causa, ha raccolto oltre 470.000€ per collaborare con i centri antiviolenza di tutto il territorio nazionale. Avon Italia raccoglie fondi anche attraverso Avon Running, la corsa delle donne che si svolge dal 1998.

Matteo Indino Parrucchiere, un’imperdibile promo dedicata alle donne

Per la Festa dell’8 Marzo MATTEO INDINO PARRUCCHIERE ha riservato un Pacchetto Luminoso: COLORE+ EFFETTI LUCE+ TAGLIO+ TRATTAMENTO+ PIEGA a soli 69€ invece di 90€. 

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Col motto “Sei la più Bella del Mondo…e Noi abbiamo le Clienti più Belle!” il salone sito in via E. Estrefallaces 12 a Lecce presenta la sua fantastica promozione pensata per le donne…

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Prenotate al 3475558769 e chiedete della PROMO DONNA.

La Promozione è valida sino a Martedì 8 Marzo (escluso il sabato).

 

Avon, da 20 anni vicino alle donne nella lotta contro il tumore al seno

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IN ITALIA AVON DA 20 ANNI È VICINO ALLE DONNE

NELLA LOTTA CONTRO IL TUMORE AL SENO!

Nel mese della prevenzione, l’azienda festeggia questo importante anniversario con il progetto #BeABreastFriend e un video emozionale che racconta il valore dell’amicizia

Il 2015 rappresenta un traguardo importante per Avon, azienda leader nel canale della vendita diretta di prodotti cosmetici di qualità in Italia e nel mondo: quest’anno festeggia infatti i suoi 20 anni di impegno nella lotta contro il tumore al seno, con la campagna globale Avon Breast Cancer Crusade. Non sarà una festa normale, ma una vera e propria celebrazione dell’impegno sociale e dei buoni sentimenti, primo fra tutti l’amicizia, con il progetto #BeABreastFriend (on air dal 1 Ottobre 2015).

AVON E LA LOTTA CONTRO IL TUMORE AL SENO

In Italia, una donna su 8 nell’arco della vita viene colpita da tumore al seno, quasi il 40% dei casi potrebbe essere prevenuto attraverso lo stile di vita.

In particolare attraverso un controllo costante del peso, praticando una regolare attività fisica,  limitando il consumo di alcol e allattando al seno, se possibile. In generale una dieta salutare unita a un buon allenamento sportivo, possono migliorare la qualità della vita e abbassare il rischio di recidiva per le oltre 500.000 donne in Italia che sperimentano questo male.

Grazie ai progressi della ricerca, l’87% delle donne colpite da tumore al seno vive libera dalla malattia a 5 anni dalla diagnosi.

L’impegno di Avon, da sempre, è rivolto alla sensibilizzazione delle donne verso il tema della prevenzione, con questa importante campagna di sensibilizzazione ma anche con altre attività degne di nota come Avon Running e il sostegno delle donne vittime di violenza domestica. Fin dal 1995, anno in cui ha avuto inizio la campagna globale Avon Breast Cancer Crusade, l’azienda ha sostenuto 15 progetti con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) raccogliendo oltre 7.000.000,00 €. Un impegno che Avon dimostra attraverso importanti e note attività di CSR, ma anche grazie al coinvolgimento dei valori e degli affetti che fanno la differenza nella vita di ciascuno di noi. Primo fra tutti l’amicizia. Da qui nasce il progetto #BeABreastFriend.

#BEABREASTFRIEND

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La campagna #BeABreastFriend rappresenta l’attività più recente di Avon nella lotta contro il tumore al seno: le donne condividono ogni singola emozione con la propria migliore amica, con lei parlano di tutto, tranne che di prevenzione, in generale, e verso il tumore al seno nello specifico. E’ arrivato il momento di sensibilizzarle, di far capire loro che il rapporto più prezioso della loro vita può e deve essere il luogo dove, unite, si affrontano tutte le prove, anche le più difficili.

Il video #BeABreastFriend, protagonista sui social Avon dal 1 Ottobre 2015, parla proprio di questo:  di un rapporto unico e speciale, fatto di conversazioni reali e inedite tra donne, tra migliori amiche.

L’approccio a tematiche importanti come quella trattata sembra difficoltoso in apparenza, ma il video mostra come, confortate dall’affetto e dal calore che solo i familiari e i veri amici sanno condividere, si possa davvero parlare di qualsiasi argomento, anche di prevenzione per il tumore al seno.

Un video commuovente e coinvolgente, che sa toccare le corde giuste e sensibilizzare lo spettatore come parte attiva, invogliandolo alla condivisione dei contenuti e andando ad agire sulla sua quotidianità.

Guarda il video qui: https://www.youtube.com/watch?v=Jkc6X57R1ZA&feature=youtu.be 

Condividilo taggando la tua migliore amica e usando #BeABreastFriend. Festeggia anche tu con Avon perché questo è il momento giusto di agire e di essere parte di qualcosa di grande!

 

Pink is GOOD e la Maratona di New York

Pink is GOOD è un progetto ideato dalla Fondazione Umberto Veronesi che, al suo interno, prevede un ulteriore iniziativa: #NOTHINGstopsPINK, realizzata in collaborazione con Rosa & Associati, che ha visto il reclutamento di 38 donne operate di tumore alla mammella che per un periodo di cinque mesi, sotto la guida degli esperti del Marathon Sport Center, hanno partecipato a un programma di allenamento con appuntamenti bisettimanali nelle città di MilanoBrescia.

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Donne che…giocano a calcio

Il calcio è anche per le donne. Perché no? Per dire basta ai pregiudizi seguite passione e cuore. Sembra volerci dire proprio questo Gloria Bombarda, di Finale Emilia epicentro del primo Sisma del 2012. Ci tiene a dirlo Gloria, perchè è stato quell’avvenimento a convincerla ad aprire il suo blog (Laborsadimarypoppins).

Da quando ha inaugurato il blog le si sono aperte diverte possibilità lavorative e da commerciale è passata a lavorare per un brand famoso di calzature nella sezione stile e web. Tutto questo ovviamente abbinato ai suoi allenamenti giornalieri di calcetto!

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La corsa per sole donne torna a Milano con Nike

Corsa e donne, che connubio vincente! Sulla scia di esso, torna a Milano la corsa tutta al femminile “We Own The Night” organizzata da Nike. Dopo il grandissimo successo dello scorso anno, con oltre 20mila ragazze che hanno preso parte alla manifestazione, in cinque città europee, quali Londra,AmsterdamParigiBerlinoMilano, il colosso degli accessori e dell’abbigliamento sportivo ripropone l’evento.

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Donne che sognano: Dolce riflessione, un mio racconto

Dolce riflessione

 

Isabella se ne stava seduta sulla panchina, indispettita dal mondo intero. A scuola aveva ricevuto l’ennesimo brutto voto e rischiava di perdere l’anno.

Ma il rischio che più la tormentava era quello di perdere la propria famiglia. I suoi non facevano che litigare, si tradivano, e ne era certa, non avrebbero retto a lungo. Ben presto avrebbero divorziato. E lei? Lei era troppo giovane per essere sposata, ma aveva già alle spalle qualche storia andata male. I suoi diari erano pieni di frasi di rivolta, alternati a poesie mielose e cuori e teschi. Quando affermava qualcosa sul suo stato d’animo, tutti le facevano notare che in fondo aveva solo 17 anni, quindi che ne poteva sapere della sofferenza e della tristezza?

Non doveva fare i conti con un lavoro stressante né con la responsabilità di dover mantenere una famiglia. Doveva solo pensare a vestirsi bene, truccarsi in modo pesante, essere alla moda, fare gli occhi dolci ai ragazzi più grandi, ascoltare musica con l’mp3 e, magari, sognare ogni tanto.

Ma cosa avrebbe voluto fare da grande? Alle volte ci pensava. Le sarebbe piaciuto restare lì su quella panchina anche da adulta. Assaporare ogni giorno un pasticciotto stando semplicemente col sedere sul sedile ferroso e un po’ arrugginito. Sentire la crema invadere la bocca e non pensare ad altro, se non a gustare al meglio il dolce prelibato e tradizionale della sua terra, il Salento. E poi riflettere sulle parole della nonna, che da qualche mese non c’era più e alla quale era stata molto legata.

Quando i suoi erano a lavoro, passava ore ed ore con la nonna materna, parlando del più e del meno, e gustando il dolce magico, ovvero il pasticciotto, come lo chiamava sua nonna.

Faceva i capricci? Ecco che spuntava il dolce portentoso e si rimetteva tutto a posto. Si sentiva triste? Beh, la tristezza volava via già al solo vedere la nonna che attraversava la strada per andare a comprarle le paste, ossia pasticciotti e altre dolci prelibatezze, al piccolo bar di fronte casa.

Tra i vari ricordi, mentre era seduta su quella panchina, pensava costantemente alla possibile, ma  forse alquanto improbabile, magia del dolce in questione. In quel momento, e in tanti altri, ne avrebbe avuto bisogno. Un po’ come in tutti quei pomeriggi dopo scuola: si sedeva sempre alla “sua” panchina, come se l’avesse prenotata e la gente lo sapesse, dato che la trovava sempre, o quasi, libera, tutta per lei. Nei tiepidi pomeriggi di maggio cercava le risposte ai piccoli grandi tormenti della sua giovane età. Maggio era il suo mese preferito: la scuola stava per finire, le giornate cominciavano ad apparire più lunghe e luminose e fare serene passeggiate per la città era così piacevole!

Tra piazze, chiese, vicoli e palazzi baciati dal sole e dalla pietra leccese, e tra fontane, archi, facciate dalle forme barocche, pronte a catturare ad abbracci o a morsi i passanti, lei pensava. Bene o male, non le importava. Pensava ed era la cosa che le riusciva meglio. Ciò le permise di giungere a una conclusione: da grande avrebbe fatto la pensatrice. Chissà, da qualche parte nel mondo, una professione del genere poteva anche esistere per davvero. Avrebbe dovuto solo fare i conti con la nostalgia del pasticciotto, della pizzica, dei suoni e dei colori che invadevano le strade di quello che era il suo habitat naturale e, qualche volta, il suo cuore.

 

 

 

 

Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento

“Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento. Non le vogliamo. Abbiamo già le tette. Vogliamo solo rispetto. In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex.
La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione.
Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia…Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.”

Luciana Littizzetto