Avevano un punto in comune, seppur lontanissimo, ma era pur sempre una speranza da cui ripartire. Per entrambi rappresentava la stella cometa da seguire con lo sguardo rivolto al cielo. Un arcobaleno da immortalare in mille scatti, dopo la stagione delle piogge.
Un bacio sulle labbra che, sorprese, tornano vive a respirare, a centellinare la belle emozioni che, come scintilii di Natale, fanno brillare gli occhi, non più liquidi di lacrime, bensì di gioia pura. E c’è da meravigliarsi della liquidità che accomuna due sfere così diverse: dolore e felicità. Ma anche della consapevolezza che ne scaturisce: alle volte le pupille bagnate si accompagnano a sorrisi veri, e incitano agli abbracci, allo sciogliersi dei dubbi, all’annientarsi dei chilometri.
Nessuna separazione dietro l’angolo, solo desideri che, senza incrociare le dita, si avverano.