Zanetti, il vero fenomeno del calcio

Zanetti lascia il calcio giocato. Con la Lazio la sua ultima partita a San Siro. In rete i tributi si rincorrono, segno che la frase C’è solo un Capitano calza alla perfezione per l’argentino, un po’ come le scarpette compagne di vita e di cavalcate lungo la fascia.

Questo tributo risale a tre anni fa. Si tratta di una lettera indirizzata dall’ex tecnico nerazzurro Gigi SimoniEl Tractor, pubblicata nel settembre 2011 sul sito ufficiale dell’Inter per celebrare le 757 presenze in campo di Javier Zanetti.

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Forza Zanetti!

Le parole di Javier Zanetti, il Capitano dell’Inter, sull’infortunio di ieri e sul suo futuro: “Ciao a tutti, ringrazio tutti i tifosi, i colleghi chi mi è stato vicino in questo momento. Questo fa parte del nostro mestiere. Penso già all’operazione e alla riabilitazione per tornare a giocare. C’è questa convinzione nella mia testa. Farò tutto con calma per guarire bene e poi rendermi disponibile per qualsiasi cosa. Ho subito capito che si trattava di qualcosa di grave e che poteva essere il tendine. E’ stata una giornata sfortunata. Fa parte del mio mestiere, è arrivato ora, a quasi 40 anni e prima non ho mai avuto infortuni gravi. In serenità cercherò di guarire e di stare meglio. Dicono che è difficile ricominciare a quest’età? Ognuno può dire quello che vuole. Io voglio guarire bene, guarirò grazie al nostro staff medico che è uno dei migliori, voglio tornare per giocare. Almeno un’altra partita davanti ai miei tifosi la voglio fare e mi auguro di farne anche più di una. Cosa ho detto ai miei compagni? Hanno dimostrato tanto affetto. Erano dispiaciuti di quanto accaduto, li ringrazio, ma bisogna stare vicino a questi ragazzi, in questo finale di stagione difficile in cui siamo contati. Io sarò un tifoso in più e loro cercheranno di qualificarsi, dando il massimo, all’Europa League. Tanti auguri dagli avversari? Vuol dire che la mia carriera è stata una carriera dove tutti hanno apprezzato il mio comportamento dentro e fuori dal campo e questa testimonianza mi fa piacere. Il gol più bello? Parigi, un trofeo importante. Sono pochi i gol, ma per me sono importanti. Grazie a tutti i tifosi per l’affetto, da quando sono arrivato in Italia mi avete sempre fatto sentire come un figlio”.

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Almeno il derby! Elogio del Capitano

Un regalo l’Inter me l’ha fatto, quest’anno.

Il giorno del mio compleanno mi ha regalato un bel 4-2 nel derby. Mi ha regalato e ci ha regalato (mi rivolgo ovviamente ai tifosi nerazzurri).

Una stagione deludente…con polemiche, cambi di allenatore e una campagna acquisti pari a zero (o quasi).

Insomma, vincere il derby è stata una piccola gioia, una goccia nel mare del rammarico (calcistico).

Il futuro? Si spera di tornare a vincere…magari con la grinta dimostrata nel match col Milan, e manifestata qualche stagione fa; essa potrebbe rappresentare una marcia in più (da affiancare a qualche nuovo arrivo!).

La grinta che vedo sul volto di Zanetti, beh quella mi fa sperare. E ammirarlo mentre corre, come un ventenne, e “galoppa” veloce, mi fa pensare che il tempo non logora Capitani del genere (http://www.youtube.com/watch?v=NkfyZL2wUpI&feature=share).

E ancora la festa a Cordoba per la sua ultima partita a San Siro…l’abbraccio da parte dei compagni, le emozioni, i sentimenti veri e sinceri che vengono palesati, senza timore e con spontaneità. Questo è il calcio che vogliamo e meritiamo.