Ciao 🙂
ecco qui un racconto che ho scritto per un concorso sul tema della birra. Vi va di leggerlo?
Gli occhi su di lei
L’oro liquido cola nel boccale, stridendo con la poca eleganza del bicchiere. Ma non sempre ciò che si beve rispecchia necessariamente lo strumento atto ad accoglierlo. Il boccale, alto, cristallino, pieno nelle sue forme, con fierezza ospita la bevanda che, senza vergogna né timidezza si spoglia di ogni dubbio, sgorgando tra le pareti di vetro.
Sembra voglia dire chi comanda e mettere a tacere ogni possibile maldicenza. La mano che la versa dolcemente è delicata, morbida, ma sicura e decisa. Lunghe dita affusolate, unghie lucide e laccate di rosso, un grande anello d’oro, della stessa tonalità della birra, con al centro un rubino.
Il suo gesto calmo e premeditato zittisce il brusìo in sala. Gode nel leggere con gli occhi grandi e scuri quell’interesse verso un’azione così semplice e naturale, come versare della buona birra.
Non osa immaginare cosa accadrà quando la porterà alle labbra…tant’è che abbandona qualsiasi ipotesi e agisce, portando alla bocca il pesante boccale.
Le labbra, ovviamente rosse, afferrano il bordo spesso del particolare bicchiere e salutano con un sorriso ciò che contiene.
Il gusto le invade ogni singola parte delle labbra e della bocca. La sete presente in gola viene immediatamente placata, in un susseguirsi di sapori e sensazioni: ora la dolcezza, poi l’asprezza, in un’alternanza di divina poesia.
Alza lo sguardo, posa il boccale e nota, priva di stupore, che tutti, uomini e donne, al di là del bancone, la fissano ammaliati e rapiti, come se non ci fosse intorno scena più meritevole di quella. Sì, proprio lei che beve birra.
Rossa in volto, con le tempie pulsanti, ricorda di non amare attirare troppo l’attenzione. Eppure si gode soddisfatta l’istante: gli sguardi sono tutti per lei, per le sue movenze, il suo modo di versare e consumare. E, in quel momento, si sente dello stesso colore della birra e ne assume la forma sinuosa, avvolgente, ribelle e attraente.